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  • Immagine del redattoreAlessandro Mariotti Osteopata

Come si divide una seduta osteopatica?


Come lavora un osteopata nel proprio studio e cosa fa all’atto pratico? Mi è capitato diverse volte di avere avuto a che fare con pazienti che senza sapere minimamente in cosa consiste il trattamento osteopatico sono entrati nel mio studio. La prima cosa che faccio a quel punto è prendermi qualche minuto di tempo per spiegare in cosa consiste nel dettaglio nel modo più chiaro e semplice possibile. In questo post descrivo nel dettaglio ciò che dico ai pazienti in modo tale da offrire una visione più chiara di come opera l'osteopata.


La visita si compone principalmente in quattro fasi:

  • anamnesi

  • valutazione differenziale

  • valutazione osteopatica

  • trattamento osteopatico


ANAMNESI


L’anamnesi, la prima fase del trattamento, consiste in una serie di domande rivolte al paziente per poter capire i disturbi per i quali ha deciso di presentarsi in studio e per indagarne lo stato di salute. Le prime domande indagheranno segni e sintomi del motivo di consulto e la presenza di eventuali altri disturbi. Da queste domande un osteopata può già essere in grado di intuire se il problema è di sua competenza oppure rimandare il paziente ad una figura medica che sappia agire in maniera più consona.




VALUTAZIONE DIFFERENZIALE


Superata la prima fase l'osteopata inizia con una serie di test specifici corporei. Come nella prima fase vengono eseguiti per capire se il paziente venuto in studio ricade nelle sue competenze oppure richiede un approfondimento medico. I test differenziali che può usare l’osteopata per orientarsi possono essere di tipo neurologico, ortopedico o vascolare.



VALUTAZIONE OSTEOPATICA


Escluse eventuali problematiche non trattabili dall’osteopatia si procede con la fase di valutazione osteopatica. In questa fase l’osteopata potrà chiedere al paziente di togliere alcuni indumenti qualora il paziente lo consenta, per valutare in modo più accurato la problematica e capire come il paziente si posiziona posturalmente nello spazio da in piedi, seduto e in dinamica, ad esempio chiedendogli di camminare, fare uno squat o alzare le braccia. L’operatore potrà anche entrare in contatto manuale con il paziente per sentire eventuali densità o asimmetrie. Dopodiché si fa sdraiare il paziente sul lettino. Anche qua si potranno richiedere movimenti attivi al paziente anche se gran parte della valutazione avviene con il paziente passivo (cioè mosso principalmente dall'operatore).



TRATTAMENTO OSTEOPATICO


Eseguita la valutazione, si passa al trattamento vero e proprio. Questo è individuale per ogni paziente e consiste in una serie di manipolazioni e tecniche atte all’eliminazione delle disfunzione somatiche trovate. Una volta terminato il trattamento si rivaluta il paziente per notare eventuali modifiche delle disfunzioni e come il corpo del paziente ha reagito in risposta alla loro eliminazione. Infine si spiega al paziente che nelle successive 24-48h potrebbero presentarsi alcuni disturbi assolutamente normali poiché legati alle strategie di riadattamento che il corpo attua in risposta al trattamento. In aggiunta il professionista potrebbe consigliare alcune strategie ed esercizi fisici utili sia a scopo preventivo che nel miglioramento della sintomatologia.

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