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Immagine del redattoreAlessandro Mariotti Osteopata

Acufene: L'osteopatia può dare sollievo a questo sintomo?


Per parlare di questo particolare sintomo e per definirlo al meglio partirò usando questa definizione:


L’acufene o "tinnitus" è quella sensazione uditiva riferita come ronzio, fischio, sibilo, fruscio, ecc., che non ha riscontro in una sorgente sonora nell’ambiente esterno e viene avvertita solo dal soggetto (acufene soggettivo, o "acufene propriamente detto"). Questo sintomo non corrisponde ad alcun suono nel senso fisico del termine, ma solo ad un segnale “bio-elettrico” generato a livello dell’apparato uditivo o del sistema nervoso centrale; da qui la definizione di “percezione uditiva fantasma” (P.J.Jastreboff, 1993).


Oltre a questo esistono anche molto più raramente (meno dell’1%) acufeni definiti oggettivi originati dall’orecchio medio o esterno che possono essere percepiti anche da un attento esaminatore.


L’osteopatia si concentra sul trattamento dell’acufene somatosensoriale, ovvero causato da una problematica muscolo-scheletrica, cercando di correggere le disfunzioni che possono portare alla risoluzione del problema.


Le zone a cui si presta particolare attenzione sono le ossa craniche e i muscoli che vi si inseriscono. L’articolazione cranica che causa il più delle volte l’acufene è sicuramente l’articolazione temporo-mandibolare (ATM) e tutte le strutture ad esso correlato, come ad esempio i muscoli masticatori.


Altre volte le disfunzioni all’origine possono essere anche extracraniche come quelle della zona cervicale e toracica. Solitamente la disfunzione somatica relativa all’acufene durante il suo trattamento (o anche solo la sua palpazione) modula il suono dell’acufene stesso.


Il vostro acufene può essere trattato? Attraverso dei test si può capire se il trattamento può dare beneficio per diminuire questo sintomo.


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